giovedì 9 giugno 2016

Un capolavoro poetico, in dialetto veneto classico, di Giampietro Habeler, per la sua mamma

Grazie al mondo della tecnologia, sono venuto a conoscenza della bellezza che l' universo del Web riesce a donarci

Un carissimo amico, di nome Giampietro Habeler, mi ha inviato con posta elettronica, una suo componimento poetico, ispirato anni addietro dalla soavità del sentimento verso la sua bella mamma

Poche parole, ma dense di suggestione, ci illuminano il ricordo della sublime armonia che la sua genitrice, l' amore più bello e caro al mondo, gli aveva donato :



UN BEL RICORDO DE ME MAMA


DA LA ALTANA SORA I COPI

EL CAMPANIEL DE LA CIESA

SE VEDE DRENTO EL CIELO

E CO SONA EL BATOCHIO

EL SO DIN DON RICORDA

LA MAMA CHE LA NEL BLU

LA SENTE QUEL BOTIZAR

CHE ZOGIA GHE PORTAVA,

E LE LAGREME LA VEDE

DE I FIOI E DE LA ZENTE

CHE LA MANCANSA SENTE,

E A QUEL SON GHE PREGA.


STO POCO PARLAR DA TO FIO GIAMPIETRO

E A QUEL SON GHE PREGA.


STO POCO PARLAR DA TO FIO GIAMPIETRO

Questo "artista", con tali versi, semplici, ma incantevoli, desidera farci condividere il più bell' amore del mondo: l' indelebile ricordo che una mamma lascia ai figli e, con tale splendore di armoniosa perfezione, vivremo sempre più sereni nell' avvicinarci a Dio...

Carlo Lamberti, 2016
















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